Fatto in casa: Come fare la spesa intelligente e risparmiare senza sprechi
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Idee tecniche e consigli per risparmiare nella vita quotidiana.

Come fare la spesa intelligente e risparmiare senza sprechi


In tempo di crisi si prova a risparmiare su tutto, ma non si può rinunciare alla spesa alimentare. Spesso si torna a casa con buste piene di roba superflua, che in realtà non serve, e che molto probabilmente presto o tardi troverà posto tra i rifiuti. Questo è un esempio di spreco da correggere assolutamente. Basta seguire dei semplici consigli per fare una spesa intelligente e risparmiare senza sprechi. Correggendo le proprie abitudini in fatto di spesa si riuscirà a risparmiare un bel pò di soldi senza rinunciare alla qualità della spesa

Ecco i consigli per la spesa intelligente:


- Tenere a bada l'impulso. Vedete un prodotto che vi piace e desiderate averlo. Bene, non fatelo in preda all'impulso, ma concedetevi 24 ore di tempo. Se dopo tale tempo il desiderio di acquistarlo è ancora forte allora compratelo, se invece è passato avete evitato un acquisto inutile. La spesa ad impulso è tra le maggiori cause in fatto di spreco di denaro.

- Comparazione dei prezzi. Si è quotidianamente invasi dai volantini di offerte speciali di supermercati e negozi di ogni genere. Non bisogna considerarli come carta straccia, ma come vero e proprio denaro sonante. La concorrenza che questi negozi fanno a suon di promozioni possono portare al consumatore un risparmio anche di centinaia di euro mensili. Prima di andare a fare la spesa confrontare sempre i prezzi sui volantini ed andare ad acquistare ciò che realmente serve nel negozio con l'offerta migliore. Inoltre è buona abitudine conservare gli scontrini in modo da verificare in successive occasioni il reale valore dell'offerta.

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- Non acquistare guidati dallo stomaco. E'buona regola quella di recarsi a fare la spesa a stomaco pieno. Andare al supermercato magari prima di rientrare per pranzo o cena è un'idea pessima. Gli attacchi di fame in quel momento saranno ai massimi livelli facendoci desiderare qualunque cosa si veda sugli scaffali, con il risultato di riempire il carrello con cose che molto probabilmente non ci serve realmente. Andare invece a stomaco pieno ci permette di non essere accecati dalla fame e ponderare al meglio gli acquisti, facendoci prendere solo prodotti che realmente servono e nelle giuste quantità, senza sprechi di denaro inutili.

- L'usa e getta non è più di moda. C'è stato un tempo in cui l'usa e getta era una vera e propria moda, uno stile di vita. Oggi come oggi rappresentano un vero spreco da evitare nel modo più assoluto. Anche se i prodotti usa e getta apparentemente costano poco, causano grandi quantità di rifiuti da dover poi smaltire. La spesa è veramente intelligente quando ha un occhio di riguardo anche per l'ambiente.

- Attenzione all'acquisto emozionale. Tutti quei prodotti confezionati in modo voluminoso, colorato e molto spesso inutile, non hanno nulla di realmente eccezionale in confronto ad un prodotto simile confezionato in maniera più semplice e spartana rispetto al quale costa anche notevolmente di più, ma invoglia al cosiddetto "acquisto emozionale" spinto dalla bellezza della confezione. In questo modo non si è aggiunto nulla di qualitativamente eccelso al nostro carrello, ma si è sprecato soldi, ed aumentano la quantità di rifiuti da smaltire. Se tutti acquistassero prodotti confezionati in modo razionale ed essenziale si darebbe un bel segnale ai produttori su ciò di cui realmente ha bisogno il consumatore soprattutto in periodo di crisi.

- Preferire merci provenienti dall'Italia, ancora di più quelli a Km Zero. I prodotti provenienti dall'estero, molto spesso possono risultare anche più convenienti, ma bisogna fare alcune riflessioni sugli effetti negativi che ruotano intorno a questi prodotti.
(1) Trasportare merci da molto lontano genere un elevato inquinamento a causa del lungo tragitto, mentre acquistando prodotti locali si abbatterebbe l'inquinamento e si favorirebbe lo sviluppo delle aziende del luogo con tutto vantaggio per il livello occupazionale.
(2) I prodotti esteri a basso costo vengono realizzati nella grandissima maggioranza dei casi da manodopera sotto pagata, con una tutela del lavoro praticamente inesistente, ed in alcuni Paesi alimenta lo sfruttamento del lavoro minorile.

- Quando possibile acquistare direttamente dai piccoli coltivatori diretti. Se abitate in un condominio sarebbe un'idea intelligente quella di formare un gruppo di consumo per acquistare una grande quantità di frutta, ortaggi e verdura da qualche coltivatore locale. Si avrebbe un risparmio notevole, ed in più si aiuterebbero i piccoli coltivatori che sarebbero ben lieti di vendere a prezzo equo piuttosto che essere sfruttati dalle condizioni poste dalla grande distribuzione, e questo invoglierebbe i coltivatori anche all'occupazione.

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- Creare un gruppo di acquisto. I consumatori posso decidere sulle sorti delle aziende in base ai loro acquisti, ma questo potere è piccolissimo se il consumatore è solo. Ma se i consumatori si uniscono in un gruppo di consumo formato da almeno 15-20 persone il loro potere aumenta notevolmente. Chiedendo una convenzione con un piccolo supermercato della zona, si potrebbe riuscire ad ottenere uno sconto sulla spesa con la promessa che tutti i membri del gruppo faranno abitualmente la spesa in quel negozio. Il vantaggio sarebbe sia del consumatore che del negozio.

- Le etichette degli alimenti sono importanti. E' buona abitudine quella di leggere con attenzione le etichette degli alimenti prima di acquistare un prodotto alimentare, in modo da conoscere la lista degli ingredienti e l'eventuale presenza di coloranti. I coloranti, infatti,  soddisfano l'occhio di chi li mangia ma in realtà non aggiungono nulla alla qualità dell'alimento. Bisogna imparare a valutare la qualità del prodotto in base agli ingredienti, senza lasciarsi influenzare dalla marca. con questa tecnica si riescono a risparmiare decine di euro settimanalmente.

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