Fatto in casa: Ecco come realizzare il biodiesel in casa
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Ecco come realizzare il biodiesel in casa

Biodiesel ecologico fatto in casa
Se prima sembrava l'ennesima leggenda metropolitana ora è realtà: il biodiesel fatto in casa è realtà. Già, il vero carburante pulito, ecologico ed economico.
Il tutto è reso possibile dalla transesterificazione, reazione chimica che partendo da oli vegetali (non a caso l'inventore dei motori diesel, Rudolf Diesel appunto, utilizzo olio di arachidi per i suoi prototipi) permette di arrivare all'agognato biodiesel domestico. Tralasceremo la spiegazione puramente chimica della reazione, per concentrarci sulle operazioni necessari per arrivare al biocarburante fatto in casa.

Ecco di cosa abbiamo bisogno:
Innanzitutto la sicurezza, quindi guanti, mascherina, occhiali protettivi. Potrebbe sprigionarsi esalazioni non del tutto innocue, proteggiamoci!
- 1 litro di semi di girasole
- 7 g di soda caustica
- 250 g di alcool etilico al 99° (attenzione, quello al 95°o inferiore non va bene, inibisce la reazione necessaria)
- 400 g di acqua

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Procedimento:
- in una capiente pentola mescolare con un cucchiaio di acciaio l'olio di semi di girasole, l'acool e la soda caustica e lasciar riposare per un'ora
- al termine di tale tempo potremo notare la glicerina che si è depositata sul fondo della pentola
- c'è chi usa il metanolo al posto dell'alcool ma è sconsigliabile in quanto più tossico oltre che più difficilmente reperibile
- travasare il liquido in un altro recipiente trattenendo la glicerina formatasi
- ci siamo quasi, il biodiesel comincia a prendere vita

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- ora bisogna procedere al lavaggio ad acqua del biodiesel per pulirlo da impurità sicuramente presenti che possono compromettere il motore della nostra auto
- per fare ciò, è possibile utilizzare semplicemente una pompetta da acquario per soffiare aria (quelle che servono a fare le famose bolle d'aria negli acquari), la relativa tubazione ed un erogatore. Si mette la soluzione ottenuta in precedenza in un recipiente molto capiente e si aggiunge circa un terzo di acqua, nel nostro caso 400 ml - l’acqua tenderà a depositarsi in basso, essendo più pesante: a questo punto si avvia la pompetta, la cui aria prodotta sale verso l’alto e fa in modo che l’acqua e la soluzione si rimescolino continuamente
- dopo aver effettuato 4-5 di questi lavaggi il biodiesel fatto in casa può considerarsi pulito

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- ora bisogna eliminare l'acqua: in inverno lo si può mettere su un calorifero in modo da poterlo scaldare intorno ai 40-50°C per 2 ore (oppure se si ha la possibilità si può usare una muffola impostando la temperatura a 50°C), mentre in estate si può lasciare a decantare per un giorno al sole
- al temine di tutto il procedimento il vostro biodiesel avrà un colore giallo chiaro pallido allora bravi, avete fatto tutto bene
- aggiungetene poco alla volta alla vostra auto con il serbatoio già contenente gasolio per verificare se tutto fila liscio. Se il test è ok vi accorgerete che una volta che si userà il biodiesel dal tubo di scarico uscirà semplicemente vapore senza fumi dannosi
- attenzione però, non è tutto rose e fiori. A conti fatti rispetto al costo del carburante tradizionale avremo un risparmio esiguo, che potrebbe aumentare utilizzando olio di scarto tipo quello già usato per la frittura che però è molto più difficile da pulire in pieno
- inoltre il biodiesel fatto in casa esulerebbe dalle tasse che normalmente si pagano su ogni tipo di carburante che si acquista, quindi utilizzarlo sarebbe un pò come evadere le tasse

Per approfondire: